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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

pedagogia "verso la società alfabeta" (281)

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 Durante il XIX secolo giunse a maturazione in Europa quel vasto e complesso processo il cui esito è stato definito come "società alfabeta" cioè, una società in cui la padronanza dei fondamentali elementi del sapere diventa fondamentale.  Una società alfabetizzata è uno degli importanti cambiamenti che rientrano nella definizione di modernità; quest'ultima è caratterizzata da un insieme di valori come la superiorità della civiltà industriale, la fiducia nel progresso, il principio di libera concorrenza, la visione laica dell'esistenza, la razionalità come valore. Il mondo dell'educazione si trovò coinvolto nella realizzazione della nuova società:  I sostenitori affermavano che attraverso la generalizzazione della scuola i bambino sarebbero diventati adulti all'altezza dei tempi. Il modello che doveva fare da esempio era quello borghese che doveva essere esteso anche ai ceti più poveri.  Anche coloro che diffidavano dell'idea della modernità poiché sgancia

pedagogia: bambini e donne tra settecento e ottocento (245)

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Bambini e donne tra Settecento e Ottocento Il dibattito illuministico sulle caratteristiche dell'infanzia, sulle capacità cognitive dell'uomo e sull'importanza dell'educazione diede vita a due correnti di pensiero e di ricerca: la prima ispirata alla concezione romantica che interessò soprattutto filosofi e pedagogisti, la seconda incentrata sulla componente organica e psichica dell'uomo che si sviluppò in ambito soprattutto medico.  Johann Paul Friedrich Richter  1763-1825 Germania del sud  Teologia  Scuola elementare di Schwarzenbach  Noto come scrittore e romanziere  Opera "Levana" Modello Rousseau  Come scrittore di opere educative si contraddistingue per la sua sensibilità e empatia nei confronti del mondo infantile.  Nei suoi scritti il bambino non era solo presentato come la speranza per il mondo di domani ma anche come deposito della capacità di guardare il mondo in modo ingenuo e ottimistico.  Si ispira a Rousseau ma non ritiene sufficiente la so