sociologia Erving Goffman

Erving Goffman (1922-1982) elabora un teoria sociologica detta "modello drammaturgico" nella quale descrive la vita sociale di ogni singolo individuo come un palcoscenico in cui gli individui costituiscono gli attori e recitano la loro parte. Questo modello evidenzia come le azioni umane non siano solo strumentali ma dipendano anche da come l'individuo vuole apparire agli occhi degli altri. 
Il concetto di ruolo definito da Erving Goffman proviene dal antropologia classi che ha portato allo sviluppo della "teoria dei ruoli".
Secondo lo studioso, infatti ognuno di noi ricopre diversi ruoli all'interno della società a cui ci adeguiamo di volta in volta. Bisogna però distinguere tra il ruolo e l'esecuzione di ruolo.
Il primo è l'attività che l'individuo svolgerebbe se agisse in funzione delle richieste normative a lui rivolte, il secondo invece è il comportamento effettivo dell'individuo. L'esecuzione di ruolo anche detta prestazione di ruolo si verifica attraverso un ciclo di situazioni sociali a contatto con gli altri di ruolo, cioè quelli che Goffman chiama pubblico rilevante che presi nel loro insieme vengono detti complesso di ruoli. 
Il ruolo complessivo dell'individuo si divide in settori di ruolo (role-set) ciascuno dei quali si confronta con altri di ruolo. È importante specificare che il ruolo non coincide mai con  l'intera persona, sia perché questa può ricoprire diversi ruoli, per esempio un insegnante può essere anche padre, marito, figlio e così via, sia perché può aderire a quel determinato ruolo in maniera più o meno rigida. 
Per questo motivo l'elemento di analisi del ruolo non è l'individuo ma l'individuo nello svolgimento del suo ruolo. Lo stesso discorso è valido per gli altri di ruolo con cui l'individuo viene a contatto.

Goffman definisce il ruolo come elemento fondamentale della socializzazione perché attraverso quest'ultimo i nuovi arrivati nella società ne apprendono e interiorizzano le norme. Attraverso il ruolo vengono assegnati i compiti che devono essere svolti dai titolari, che dovranno avere determinati requisiti minimi ufficiali e non, tecnicamente rilevanti o meno. La titolarità di un ruolo tende ad essere simbolizzata attraverso segni di status, quest'ultimo è una posizione sociale legata ad altri attraverso legami reciproci che compongono l'unità di un sistema. 
È bene specificare che l'individuo deve far sì che le impressioni di se stesso siano compatibili con le qualità personali del ruolo a lui attribuito. A questo scopo chi entra in un determinato ruolo troverà un'immagine di se a cui si dovrà adeguare, così facendo assumerà uno status che lo aiuterà a mantenere una propria identità sociale.


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